Renzi, un megalomane senza popolo alla Leopolda



Redatto da Oltre la Linea.

Persino i media liberal asfaltano Matteo Renzi reduce dalla Leopolda, il suo insopportabile ego e la sua megalomania (ovviamente ingiustificata). Da leggere, in questo senso, l’articolo di De Angelis dell’HuffPost, che smaschera il “bluff” del Bullo e di Italia Viva.«Ma quale Italia dei “due Mattei” – scrive De Angelis – narrazione che si infrange sulle istantanee di metà pomeriggio. Che fotografano un popolo a San Giovanni, potenzialmente maggioritario e un’enclave revanchista, stretta attorno al culto di un Capo che il paese lo ha perso, e non da oggi. Ecco, la differenza è tutta qui, perché San Giovanni è uno specchio del paese, dove si avverte il fuoco vivo della storia, la Leopolda un mondo che si esaurisce in sé e nei sui rituali, nonostante l’abilità della regia».

Matteo Renzi Leopolda

Matteo Renzi, il flop autocelebrativo della Leopolda

La Leopolda, nota sempre De Angelis, rappresenta un «format intenso per gli abbonati ma sconnesso dalle sedimentazioni profonde del paese. E allora, giù la maschera sul senso vero di questa operazione “Forza Italia viva”, dopo tante chiacchiere sulla separazione “consensuale” e il bon ton di maniera che ha preceduto il duello rusticano. Ecco la Boschi, circondata dalle telecamere. Guardatela come si compiace della luce dei riflettori mentre attacca il Pd diventato “il partito delle tasse”. Proprio così, “partito delle tasse”, un “avversario politico”. E ci manca solo “e delle manette”, per completare l’effetto deja vu. Perché, insomma, non ci vuole chissà quale fine politologo per capire il gioco».

“Trionfalismo esasperato alla Leopolda”

Sia come sia, spiega De Angelis, alla Leopolda di Renzi «tutto racconta di una operazione senza gravitas, che cozza col trionfalismo da palcoscenico, e che, absit iniuria verbis, sembra la chiusura di un ciclo, dalla rottamazione al riciclo. Basta farsi un giro tra la gente. Un giovane calabrese, Adolfo De Santis, impegnato nel Pd da anni e più volte minacciato dalla sue parti con lettere anonime è quasi sconsolato: “Io ero per la rottamazione, ma vedo che ora Renzi si affida ai capibastone. Qui c’è l’area vicina a Jole Santelli, insomma gente di Forza Italia”. Non solo la Calabria. Lo stesso sta accadendo in Campania e in tutto il Sud. Donatella Consatti, ex Forza Italia, è entusiasta: “Questo non è il centro, è il baricentro».

Renzi, “Via Quota 100”

Come vi abbiamo raccontato qui, Matteo Renzi vuole abolire Quota 100.Come riporta Libero, a parlare per conto di Renzi è Luigi Marattin, ex responsabile economico del Pd e ora a fianco del Bullo: «A fronte del fatto che le risorse per la legge di bilancio 2020 non sono ancora del tutto definite, Italia viva propone l’abolizione totale di Quota 100», ha affermato il deputato. Dunque ha aggiunto: «Perché si tratta della politica più ingiusta degli ultimi 25 anni – spiega – perché spende risorse ingenti a carico dei giovani lavoratori. In sua sostituzione proponiamo di rendere strutturale l’Ape Social, per consentire il prepensionamento a chi ha svolto lavori gravosi e usuranti, e non a tutti». Il deputato vicino a Renzi è intervenuto su Twitter.

(la Redazione)

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