Redatto da Oltre la Linea.
Prosegue lo scontro a distanza fra Tulsi Gabbard, candidata alle primarie dem, e l’ex Segretario di Stato Hillary Clinton. Gabbard ha messo in discussione la politica estera della rivale: «Hillary, la tua politica estera è stata un disastro per il nostro Paese e il mondo», ha detto in un video Tulsi Gabbard. «Ha provocato la morte e di tanti miei fratelli e sorelle in uniforme. Ha devastato interi Paesi, con milioni di vite perse, crisi di rifugiati, e rafforzato il nostro nemico al-Qaeda- ISIS».
Gabbard – un maggiore della Guardia nazionale dell’esercito delle Hawaii che ha prestato servizio in Iraq – ha chiesto a Clinton di scusarsi per i dann incalcolabili delle politiche scellerate di Hillary Clinton. «È passato molto tempo per te ed è ora di dimettersi dal tuo trono in modo che il Partito Democratico possa condurre con una nuova politica estera che sarà effettivamente nell’interesse e beneficio del popolo americano e del mondo».
Tulsi Gabbard asfalta Hillary Clinton
Tulsi Gabbard, candidata alle primarie dei dem Usa, nei giorni scorsi ha letteralmente asfaltato l’ex Segretario di Stato Hillary Clinton, che l’aveva accusata di essere manovrata dal Cremlino. «Fantastico! Grazie, Hillary Clinton. Tu, la regina dei guerrafondai, incarnazione della corruzione e personificazione della putrefazione che ha infettato il Partito Democratico per così tanto tempo, sei finalmente uscita da dietro il sipario» ha sottolineato la Gabbard in un post sui social.
«Dal giorno in cui ho annunciato la mia candidatura, è iniziata una campagna orchestrata per distruggere la mia reputazione. Ci chiedevamo chi ci fosse dietro e perché. Ora lo sappiamo: sei sempre stata tu, attraverso i tuoi delegati e potenti alleati nei media corporativi, a temere la minaccia che io rappresento. Ora è chiaro che queste primarie sono tra te e me. Non nasconderti codardamente dietro i tuoi delegati. Unisciti direttamente alla gara».
Una guerra aperta
In precedenza, Hillary Clinton aveva pesantemente attaccato Tulsi Gabbard. «Non sto facendo previsioni – ha dichiarato Hillary Clinton – ma penso che [i russi] abbiano concentrato le proprie attenzione su qualcuno che è attualmente in corsa nelle primarie democratiche e la stanno preparando per essere il candidato di terze parti”, ha detto Clinton, parlando in un podcast con l’ex consigliere di Obama David Plouffe. «È la preferita dei russi».
Anche se Hillary Clinton non nomina mai direttamente la Gabbard, è evidente il riferimento dell’Ex Segretario di Stato alla candidata, già accusata in passato di essere collusa con il Cremlino.
Tulsi Gabbard, la candidata che fa paura alle élite
Ha servito un mandato prima unirsi alla Hawaii Army National Guard. Ha servito due volte all’estero, una volta in Iraq e un’altra in Kuwait, e attualmente ha il grado di Maggiore. Da quando è entrata al Congresso, la Gabbard si è costruita delle ottime credenziali da progressista. É a favore dello stipendio minimo di 15 dollari all’ora, della sanità per tutti, della legalizzazione della marijuana, ed è da molto tempo una fervente ambientalista. Nel 2016 si è dimessa da vicepresidente del Democratic National Commitee per appoggiare Bernie Sanders alla presidenza. Ma il punto in cui Tulsi Gabbard è più unica è certamente la politica estera. La Gabbard ha passato buona parte della sua carriera nazionale sotto i riflettori a causa delle sue visioni eterodosse, distanziandosi dal consenso interventista che Donald Trump, in modo simile, ha sfidato nel 2016.
(di Roberto Vivaldelli)
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